domenica 3 aprile 2011

La fame

Mi scusi, non vorrei sembrarle invadente, so che non ci conosciamo e può sembrare strano fermarsi a parlare con uno sconosciuto alla fermata dell'autobus ma io non ho nessuno a cui chiedere. Non fraintenda, il fatto che io non abbia altri che me non deve spaventarla, non sono in cerca di soldi... cioè sì, ma non in questa maniera. Insomma, ho una certa istruzione, posso lavorare, sono in gamba, potrei fare un sacco di cose... la prego mi faccia parlare, non spero che abbia un lavoro per me, ma pensavo che un uomo come lei, che ha tutto l'aspetto di aver vissuto seguendo certi obbiettivi e di averli raggiunti, potrebbe darmi un consiglio. Mi accontento di una battuta, di una frasetta. Qualcosa che mi spieghi cosa succede, e come uscirne vivi. Mi rendo conto che così... su due piedi, pare impossibile, ma può rifletterci fino all'arrivo dell'autobus. Non è molto ma è comunque un po' di tempo, poi non la scoccerò più. Non tema, non salirò con lei, non saprei dove scendere, per questo ho deciso di mettermi qui. Ci sono persone. E posso chiedere. Chiedere è gratis si tende a dimenticarlo. Che mi dice?
Cristo santo. È già qualcosa! Senza di lei non ci sarei mai arrivato, mi creda. Grazie tante e buona giornata!
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Mi scusi, non vorrei sembrarle invadente, so che non ci conosciamo e può sembrare strano fermarsi a parlare con uno sconosciuto alla fermata dell'autobus ma io non ho nessuno a cui chiedere. Non fraintenda, il fatto che io non abbia altri che me non deve spaventarla, non sono in cerca di soldi né di avventure. Vorrei solo lavorare ma come sa è una vera impresa, coi tempi che corrono. Ho un amico, però... una specie, di amico, che suggerisce di inventarsi un mestiere. Ed è una gran bella idea, ora il problema di trovare lavoro non c'è più, devo solo inventarmelo e, wow, un bel passo avanti, lo riconosco, ma ora, il fatto è che io sono molto preparato ma non sono mai stato molto creativo e la creatività non s'impara a scuola, così sono a un vicolo cieco e non è colpa mia. Ne conviene, no? Cioè, è Dio che distribuisce la creatività e ora è tardi per fare reclamo. Senza offesa, eh! Se lei non è credente dimentichi quel che ho detto su Dio e la creatività. Possiamo sempre dire che il caso o la... come si chiama, entropia?, ha “stabilito” che ne fossi privo o che sono semplicemente destinato a morire di fame per la mia mancanza di creatività, sì, forse mi ci dovrei rassegnare ma non è facile, sa? Persino un evoluzionista di ferro avrebbe difficoltà a lasciarsi morire, è d'accordo? Insomma quel che dico è che lei potrebbe darmi un buon suggerimento. Mi pare una donna di un certo piglio e a giudicare dal suo anello... stia tranquilla non voglio derubarla, se vuole possiamo parlare a una certa distanza, ho studiato anche le regole della prossemica, io. Oh... finalmente un sorriso, è già qualcosa, sa? Pare che la gente sia tutta coi nervi per aria, e certe volte non posso fare a meno di sentirmi in colpa, per questo. Ci crederebbe? Senta, mi spiace di averle rubato tutto questo tempo, ma ne ho tanto ed è tutto ciò che posso investire... no, grazie davvero, e scusi se sorrido, lei mi piace e sono felice di piacerle anch'io ma come le dicevo il tempo è tutto quello che ho e non posso permettermi di regalarle una o due ore, né tanto meno di scambiarle con una cosa piacevole come il sesso; in pochi secondi sarei divorato dai sensi di colpa. Sono come i piraña, quelli. Oh non è un rifiuto, solo una risposta molto ragionevole, forse troppo, ma è tutta questione di prospettive, io per esempio che prospettive crede che abbia? Non molte vero? E può darsi mi convenga accettare il premio di consolazione , senza offesa, e seguirla a casa sua, ma sa una cosa? È stato bello anche solo immaginarlo, di stare in un letto fresco di bucato con lei a fare l'amore come si deve, è stato davvero molto molto bello. Mi creda, non faccio così per dire, io ho impiegato mesi, a immaginare le cose, e ora sono davvero bravo, capisce? Così ha senso che le dica quanto sia stata fantastica. Ma ora la prego, tra poco passerà l'autobus e lei sparirà per sempre. Non ho tanto tempo, lei è una donna sposata, probabilmente una madre. So quanto una madre sappia gestire le cose in famiglia. La parola “economia” ha un etimo che allude al mestiere della casalinga, lo sapeva? E ciò fa di lei la persona giusta a cui chiedere di inventarsi un lavoro per me. Almeno mi dica dove lo cercherebbe, secondo quale criterio. Bisogni senza soluzioni, eh? Caspita, questa ha tutta l'aria di essere una vera idea! Crede che ora potrei andarmene così con la sua vera idea senza pormi il problema di ringraziarla, perché io non ho niente per ringraziarla ma forse lei ha risolto i miei problemi o per lo meno ha contribuito generosamente a farlo e io non posso che esserle grato, o molto grato ma detta così non c'è molta differenza tra le due cose. Allora possiamo, se vuole, dico, abbracciarci, che glie ne pare? Sarebbe un abbraccio fraterno, o come vuole intenderlo lei, pensa che potremmo farlo, a me, ormai, viene anche naturale, dopo quello che... sa, quello che ho immaginato... voglio dire... Sì? Allora va bene. Forza e coraggio...
come sono andato? Niente male, vero? Lo so da me io, che a immaginare sono forte. Se solo fosse una competenza spendibile...
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Buonasera, io sono un disoccupato ma sono molto preparato e ho chiesto qua e là e ora ho un'idea.
Certo che gliene parlo. Come sa il lavoro oggi è una chimera ma io ho chiesto in giro e m'è stato detto che bisognava inventarselo da zero, il proprio lavoro, e che avrei dovuto cercarlo là dove ci sono delle necessità e nessuna vera soluzione. Buona, no? Una cazzutissima casalinga! Scusi... è solo l'entusiasmo.
Certo. Come può immaginare mi s'è aperta una quantità tale di finestre a cui affacciarmi che sono stato una notte intera a scegliere. Stavo al parco del centro, sa, davanti alla statua equestre di un qualche eroe di cui non ricordo il nome, non che ne vada fiero, intendiamoci... insomma stamattina ho avuto l'illuminazione ed eccomi qua. Voi volete portare avanti il vostro progetto energetico basato sul nucleare ma con quello che è accaduto a Fukujima le cose si sono messe male giusto? Ora ragioniamoci insieme. Dov'è che “il nucleare” fa acqua?
Non sono un giornalista, solo un aspirante onesto-lavoratore, gliel'ho già detto... ma che le hanno fatto questi poveri giornalisti...?
Ma no!... non abbia paura, sappiamo entrambi che c'è una sola questione per cui non avete una risposta pronta davvero convincente. Non è la sicurezza, le statistiche sono a vostro favore e le giustificazioni se ben schierate possono reggere. D'accordo, glielo dico io, il punto debole del nucleare sono le scorie. Dove intendete stiparle??? Sì, in Finlandia stanno costruendo quell'enorme “cantina” a tenuta stagna ma è una falsa soluzione, il trucco della polvere sotto il tappeto. Poco credibile, quante persone crede siano disposte a cascarci?
Ascolti, io ho la soluzione, non è il tappeto, non è lo spazio infinito, non è nulla di ciò che s'è detto sull'argomento. Ma è efficace, ecologico e credibile. Peraltro, so che non mi crederà, risolverebbe anche il problema “rifiuti” e il problema “disoccupazione”.
Non sono pazzo, e non ho paura che mi rubi l'idea, perché vi servirò io, per attuarla, e ve ne serviranno altre, di persone come me. Molte molte altre. No, signore, nessun talento o conoscenza particolari, il paese è pieno di gente che può farlo, il mondo intero ne è pieno. Ciò che serve è solo un po' di disperazione.
Non ci arriva, eh?
Io, noi... le sue, le vostre scorie, i vostri rifiuti, la vostra merda, senza offesa, per mille euro al  mese ce la mangiamo tutta.